IL CENSIMENTO DEI RADICAL CHIC
Stagione 2021-22
sabato 30 aprile
ore 19.30
D̶r̶a̶m̶m̶o̶l̶e̶t̶t̶u̶r̶a̶ ̶q̶u̶a̶s̶i̶ ̶r̶a̶d̶i̶o̶f̶o̶n̶i̶c̶a̶*̶*̶
tratto dal omonimo libro di Giacomo Papi
con Antonello Lello Cassinotti, Rita Pelusio e Alberto Patrucco
adattamento al testo e drammaturgia teatrale Domenico Ferrari
drammaturgia sonora Marco Strobel
**drammolettura quasi radiofonica: risulta essere una terminologia complessa, meglio sostituirla con reading teatrale. (Funzionario Redattore Ugo Nucci incaricato dall’Autorità Garante per la Semplificazione della Lingua Italiana)
Ho scelto questo libro un po’ per caso, mi aveva attirato il titolo. Leggendo poi il retro della copertina mi ha convinto.
Comprato.
L’ho letto. Tutto d’un fiato.
Non mi capita spesso di entusiasmarmi così per un romanzo.
Narra di un’Italia dove vengono abolite tutte le parole che per la massa suonano difficili, tutti gli intellettuali e gli artisti vengono costretti a vivere come clandestini. L’omologazione del linguaggio e l’appiattimento culturale sembrano essere le nuove direttive del governo.
……mi ha ricordato qualcosa!
Gli eventi che ci hanno toccato in questi ultimi anni, il populismo urlato, la cultura dell’odio sui social, l’intolleranza verso il diverso, le piazze che si riempiono di persone ma non di contenuti, mi sono sembrati così semplicemente richiamati in queste pagine che ho pensato fosse interessante e quasi necessario portare in teatro questo testo.
Rispettandone la forma narrativa e l’ironia, che lo stesso autore provoca già nella scrittura che viene immediatamente censurata mentre il lettore ci si addentra.
Per questo ho coinvolto Lello Cassinotti, che proprio per la sua forma d’arte che dà corpo alla voce, penso possa teatralizzare al meglio questo romanzo.
Inoltre la presenza creativa dell’utilizzo della tecnologia sonora di Luca De Marinis ci ha portato a realizzare un radiodramma.
“La cultura è una scommessa sul fatto che alla fine ci si possa capire. Per questo può dare fastidio”. Abbiamo smesso di capirci, abbiamo smesso di usare lo stesso linguaggio. Per questo ci sono sempre meno ponti, per questo si alzano i muri. Da cosa dovremmo ripartire?